20-21 giugno: l'autunno
Casa-Milano Marittima: 09.30-13.30 (compresa pausa in autogrill)
Il viaggio è andato benissimo, anche se per tutto il tempo sotto il temporale. La bambina è stata spettacolare, ha dormito per la maggior parte del tragitto e si è scocciata della sfacchinata in macchina soltanto a Ravenna, praticamente giunti a destinazione. Facciamo così una breve sosta in autogrill dove la bimba si fa una rustichella, un omegeneizzato gusto agnello e un goccetto di coca-cola (del resto è in ferie anche lei...).
L'albergo in cui alloggiamo è molto carino, peccato che la pioggia sia la costante di tutta la giornata... La bimba è indemoniata, appena toccata terra con i piedini, gira per ogni centimentro quadrato dell'albergo e noi che la rincorriamo per ogni dove.... Si prospetta una vacanza all'insegna di grandi corse... io e Marco speriamo che questo comportamento sia dovuto dalla noia del viaggio in macchina e dal fatto di dover star ferma per tutta la mattina, ma in fondo, purtroppo, sappiamo molto bene che non è così... Per fortuna satanina si distrae con il carrello porta bagagli....

Per la cronaca: ci vediamo la partita Italia-Nuova Zelanda: 1-1 (schifo!!!)...
Dopo un'ottima cena in albergo, decidiamo di fare un giretto per il centro città e di portare la piccolina in una delle tante sale giochi che pullulano qui a Milano Marittima. Inutile dire che lei adora le giostrine e che avremo fatto minimo dieci giri su qualsiasi tipo di macchinina.... L'esperienza della sala giochi decisamente mi mancava: una miriade di piccoli indemoniati e sovraeccitati che passano da una giostrina all'altra con l'adrenalina a mille. Non credo sia una cosa molto salutare per loro, sebbene divertentissima, e di sicuro non per i genitori, che all'ultimo giro del bimbo in giostra sono stremati. E pure noi. Per riprenderci dall'avventura ci beviamo una birra in un pub, e la bambina percorre in questo locale circa dieci chilometri tutti di corsa. Stanchissimi, decidiamo di andare a dormire e finalmente Giorgia si addormenta durante il tragitto sul passeggino. Sono le undici di sera. Ci sono tredici gradi nell'aria. La gente ha i piumini addosso e i bimbi sono imbaccuccati come fosse inverno con copertine sulle gambe e cappellini di lana. Novembre. Non siamo attrezzati. Per niente. Siamo anche un pò giù di morale.
Nella speranza di un giorno migliore andiamo tutti a dormire e crolliamo distrutti tra le braccia di Morfeo... E per la prima volta, dopo poco più di un anno dalla sua morte, sogno la mia adorata nonnina che mi stringe in un lungo e caldissimo abbraccio. Bellissimo.
Risveglio. Questo è il panorama che si vede dalla nostra camera....


Infatti verso sera il tempo ci concede una tregua e passiamo l'ora dell'aperitivo alle giostre (ancora???) per far muovere un pò la piccola e farci perdonare per il noioso pomeriggio trascorso... Inutile dire che dopo la cena si va a letto presto, nella speranza di un giorno decisamente migliore.
E due giorni sono andati.......
To be continued.....
Accidenti, come primi giorni sono stati un po' pesantini per tutti. Già i bambini in giro, spesso, sono difficili da gestire, figuriamoci se in più piove e si è in albergo! Spero proprio che i giorni a seguire siano andati moooolto meglio ;)
RispondiEliminaSi infatti.... un casino... ma per fortuna la storia migliora... per un po' almeno....
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