giovedì 30 settembre 2010

Buon compleanno, Emily


Mi ricordo ancora quando la tua mamma mi ha chiamata quel giorno, dicendomi che saresti arrivata tu, verso la fine di settembre... Io incredula e stupita, ho detto la prima cosa che mi è venuta in mente, come una cretina, l'unica frase che in quel momento sono stata capace di pronunciare è stata "Sei contenta?" e ho riattaccato quasi subito. Ho pianto dalla gioia e poi l'ho richiamata dopo poco, una volta realizzata la meravigliosa notizia, tempestandola di mille domande. Mi ricordo quanto ti abbiamo atteso, e quanto abbiamo parlato di te. Mi ricordo ancora il bavaglino che ti ho ricamato a punto croce prima che tu nascessi con la scritta "Amore di papà" e naturalmente il fiocco che ho ricamato per la tua nascita....
Mi ricordo la prima volta che ti ho vista in ospedale, eri nata da poche ore e te ne stavi in braccio alla tua mamma con la tua tutina arancione, e piangevi dalla fame. Naturalmente eri bellissima, perfetta in tutto e per tutto, e con il passare dei giorni lo sei diventata sempre di più. Quando ti ho vista quel giorno ho provato un'emozione incredibile, la tua cuginetta era già dentro la mia pancia da tre mesi, ed io cercavo di immaginare quando l'avrei vista cosa avrei provato e come sarebbe stata lei. Ho cercato di immaginare attraverso la vostra felicità, quella che dopo pochi mesi sarebbe stata anche la mia.
Mi ricordo la gioia e la commozione negli occhi dei tuoi nonni ogni volta che ti guardavano, la stessa che vedo ogni volta che ti guardano oggi. Mi ricordo il tuo papà, che ti abbracciava forte e orgoglioso e mostrava a tutti la sua principessa e la tua mamma, con una felicità in volto mai vista prima d'ora, che aveva realizzato un desiderio, forse voluto da sempre. E la tua bisnonna che oggi purtroppo non c'è più, me la ricordo bene, quando ti guardava con quell'espressione di adorazione e amore, la stessa con la quale guardava me e la tua mamma da piccole....
Naturalmente mi ricordo i primi pannolini che ti sono stati cambiati, la prima volta che hai mangiato l'omogeneizzato alla frutta, le prime pappe e i primi passi....
Insomma tesoro, di te mi ricordo tutto, semplicemente perchè ci sono stata e non mi sono persa nessuno dei momenti più belli e più importanti della tua vita; tu che insieme a Giorgia hai portato gioia e felicità nelle nostre vite, e ci hai riempito il cuore di amore e di orgoglio. E anche oggi che compi due anni io ci sono, e ci sarò sempre quando mi vorrai e se avrai bisogno di me.
Buon compleanno dolce Emily. Ti vogliamo tutti un mondo di bene.

martedì 28 settembre 2010

Da lacrimuccia

Ok, so benissimo che è un film del 2008, ma io l'ho visto soltanto ieri sera, insieme a mio marito. E meno male che c'era lui.... perchè sono riuscita a darmi un contegno e a non versare fiumi di lacrime. Lo posto perchè mi è piaciuto davvero molto, toccante la storia e davvero struggenti i flash-back di cui il film è ricco. Un amore di "Fagiolino" e un bravo attore protagonista. Per chi, come me, è mamma da poco, il coivolgimento emotivo sale alle stelle e ti arriva dritto al cuore.
Davvero da guardare..... munite di fazzoletto!

mercoledì 22 settembre 2010

Piaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Questa è Volpina, detta Piaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa da mia figlia. E' la sua migliore amica da circa una trentina di serate a questa parte. A fine giornata infatti, prima della nanna, leggiamo, ripetiamo e commentiamo le sue avventure.... Ormai per lei è diventato un appuntamento fisso. Volpina è la fatina della nanna. E' Morfeo con il pelo. La Fata Turchina con la coda....
Ringrazio con tutto il cuore l'autore, Sandro Barbalarga, per aver disegnato Volpina e per aver reso così piacevoli le nostre serate....

martedì 21 settembre 2010

Io mi alimento


Quest'idea che ho letto da LTfgg parte da Bussola. Non voglio raccontare nessuna storia che parli di disturbi alimentari perchè anche io, come molte persone, credo che sia un argomento troppo delicato e che solo i diretti interessati abbiano il diritto di parlare di se stessi. Parliamo di me allora, che ho qualche chilo di troppo e che non sono perfetta; che adoro mangiare le lasagne, la panna cotta e le patatine fritte. Qualcuno ogni tanto mi prende in giro e mi dice che devo dimagrire.... Mangiare mi piace, e mi da la forza fisica di affrontare le fatiche di una giornata fatta di casa, lavoro, figlia e marito. Senza il cibo non avrei la lucidità di affrontare il lavoro, non avrei la forza di prendere in braccio Giorgia e giocare così tanto con lei, non avrei la serenità di vivere la vita con mio marito e con chi mi vuole bene. Se non mangiassi di sicuro sarei più magra, forse anche più bella (il che è discutibile...), ma di certo molto molto meno felice.
Il cibo è vita. Davvero.

domenica 19 settembre 2010

9-14

Un gran casino. La fila al varco per entrare. Il piazzale pieno zeppo di camion e neanche un buco per parcheggiare la macchina. La frenesia di sentire il "beep" del cartellino timbrato e la paura di essere in ritardo... Quattro chiacchiere davanti alla macchinetta del caffè, un cappuccino al volo, magari una mezza sigarettina e poi via di corsa a tuffarsi nel caos dell'ufficio.
Io e Daniela che mangiamo e chiacchieriamo tutta la mattina, facendo attenzione a non farci beccare da Fabio...
Martina che sclera allo sportello del ricevimento merci, che perde il tabaccio o non trova la penna, ma che alla fine aggiusta sempre tutto con la sua dolcezza...
Michela che ogni tanto arriva dall'altro uffico raccontandoci di quello che ha fatto la sera prima o del suo moroso, e che mi mette sempre di buon umore con la sua risata contagiosa...
Teresa che è spesso al telefono e che ripete sempre le stesse cose perchè dall'altro capo del filo c'è sempre qualcuno duro di comprendonio...
Claudia con il suo fare raffinato e con il suo fisico da modella allieta l'umore di tutti i maschietti e ci fa una gran rabbia, perchè nonostante l'impeccabile forma fisica mangia schifezze tutta la mattina...
Elena e Fabio, puntuali come un orologio svizzero, che si bevono il caffè delle undici tutte le mattine...
Piero che somiglia di più ad un parrucchiere chiacchierone che a un direttore operativo e che arriva all'improvviso dicendo spesso un sacco di cazzate, ma fortuna che c'è lui, che mi ha tirato su il morale molte volte...
Laura che ride, piange, si arrabbia, si diverte e che spesso cambia umore e mi ricorda le nostre avventure passate di ragazze single che andavano a divertirsi...
Maurizio che è completamente innamorato di suo figlio e che ogni giorno porta il pranzo a tutte noi che mangiamo un ufficio...
Mario che non fa parte del mio impianto, ma che chiamo ogni mattina e con cui divido ogni pettegolezzo e confidenza di lavoro, e che mi manca tantissimo come capo uffico...
Augusta che inizia a mezzogiorno e che mette tutti sull'attenti con il suo fare severo e puntiglioso...
Questa è una parte delle persone che ogni giorno condividono la giornata di lavoro con me, nella gioia e nel dolore, nelle risate e nelle incazzature. Queste persone sono ormai una "parte allargata" della mia famiglia, a volte cari fratellini e sorelline, a volte parenti serpenti, ma sempre li, insieme a me ogni giorno...
Questa è la mia mattina. Questo è il mio lavoro. E anche questa è la mia vita.

venerdì 17 settembre 2010

Ricordi

Pulivi i termosifoni della mia casa in affitto. Ci sarei andata a convivere dopo poco e tu sei venuta insieme a me a vederla, nonostante gli scalini da fare, un bell'ostacolo per le tue gambe malandate. A tutti quell'appartamento non piaceva affatto, ricordo ancora molto bene mia madre la prima volta che lo vide, con le lacrime agli occhi per il disappunto, e mio padre che cercava di convincermi in tutti i modi a non trasferirmi in quel "brutto posto".
A te invece piaceva, forse perchè era una mia scelta, e come sempre approvavi tutto ciò che decidevo. Sapevo ancor prima di varcare con te quella soglia di poter contare sul tuo appoggio. Come sempre del resto. Come sapevo che quell'attimo in cui spolveravi quei termosifoni me lo sarei ricordato per sempre... Eri seduta su una sedia perchè le gambe ti facevano male, ma qualche cosa per me lo dovevi fare a tutti i costi, per aiutarmi, per partecipare alla mia nuova avventura. Hai reso un gesto così banale come quello delle pulizie domestiche, un momento pieno di amore nei miei confronti perchè fatto con tale dedizione e intensità, che niente poteva rendermi più sicura della scelta di vivere in quella casa. Sapevo che ti avrei sempre avuta dalle mia parte, che avresti lottato per me con tutte le tue forze, che ti saresti schierata sempre a mio favore....
Non sai quanto vorrei averti qui oggi, soprattutto per poterti ripagare dell'amore infinito che mi hai dato, e riempirti la vita di gioia e di cose belle; ma ti vorrei qui anche nei momenti di sconforto e debolezza, di tristezza e di delusione, per poter  tornare ancora una volta da te a pezzi, e andarmene via, come sempre del resto, piena di tranquillità e fiducia.
Avrei voglia di raccontarti tutto, parlarti per ore, venire da te e ridere forte, e non pensare a niente. Avrei voglia di salutarti e dirti "Ci vediamo domani nonna".... Avrei addirittura voglia di non sentire così tanto la tua mancanza per quanto ancora mi fa soffrire....
Avrei tanta voglia di essere con te, in questo momento, ADESSO, perchè ne avrei davvero bisogno, e saranno tante le volte in cui ancora avrò bisogno di te....

.... e il pensiero di non trovarti mi spaventa ancora tanto....

mercoledì 15 settembre 2010

(False) moralità

Chi ci da il diritto di giudicare gli altri? E che cosa ci rende migliori di essi? Come possiamo credere di essere più capaci, più attenti, più onesti o più scaltri di altre persone, che magari conosciamo solo superficialmente?
Le discussioni sono spesso molto costruttive, fino a quando si limitano ad uno scambio più o meno sincero di opinioni.  Quando però si ha la presunzione di pensare che il proprio parere corrisponde a verità, e ci si permette di giudicare o addirittura offendere gli altri, allora dalla semplice discussione si arriva al litigio, e magari all'offesa davvero gratuita.
Queste mie riflessioni scaturiscono da una "litigata di gruppo" avvenuta in ufficio qualche tempo fa, durante una pausa di lavoro. Mi chiedo con quale coraggio si possa dire a una persona, che a malapena si conosce in quanto collega, di essere un papà che non segue la figlia e di avere una moglie che addirittura se ne frega di lei.... La cosa che mi ha amareggiata di più è che l'offesa è stata veramente gratuita, detta in seguito ad una frase pronunciata da lui, frase scherzosa, che ha scatenato la falsa e stupida moralità di una donna evidentemente bigotta e mentalmente chiusa. Non voglio entrare nei particolari della storia, perchè si tratta di questioni personali; dico solo che offendere, giudicare, azzardare pareri gratis su altre persone e davanti ad altre persone, secondo me, è veramente stupido. Come in questo caso, la persona che lo ha fatto.


ps... in breve: ma farci un pò di più i cazzi nostri no??!!??

domenica 12 settembre 2010

G e B


Ogni volta che vedo questi due faccini che si incrociano, si scambiano sguardi, ridono piangono e si arrabbiano insieme, mi chiedo se in futuro ancora lo faranno....  Potranno essere migliori amiche??? Si confideranno i loro segreti? Si consoleranno quando una di loro piangerà per un ragazzo o per una delusione d'amore? Diranno bugie l'una per l'altra per fare ciò che vogliono alle spalle di noi genitori??? Andranno insieme a ballare? 
Per ora facciamole andare insieme all'asilo nido (mi direte voi....), ma ... quanto mi piacerebbe vederle crescere insieme!!!!

lunedì 6 settembre 2010

Primo giorno di asilo

Questa volta cammina, parla, mangia e beve da sola, gioca con gli altri bambini e interagisce con le maestre... Quanti cambiamenti dallo scorso "primo giorno"! A febbraio era ancora un bebè, che gattonava appena e che non riusciva ancora a farsi capire. Oggi è una BAMBINA a tutti gli effetti, con i suoi gusti e le sue preferenze, che sa quello che vuole, ma anche quello che non vuole. Oggi mi sembra così grande rispetto alla volta scorsa. Ma oggi come allora provo un gran senso di tristezza: nell'allontanarmi da lei, nel lasciarla andare verso i suoi primi piccolissimi passi verso l'indipendenza, nel non avere il 100% del controllo della sua giornata, nel doverla salutare al mattino alle otto e mezza, quando invece è il momento del giorno in cui vorrei stare di più con lei. La tristezza si mescola inevitabilmente al mio orgoglio di madre, che guarda compiaciuta i suoi progressi giornalieri, che si sente parte di ogni sua scoperta e che si stupisce ancora dei cambiamenti fulminei che ormai avvengono quasi giornalmente.  
I sentimenti che si provano nell'essere madri sono molti e decisamente contrastanti fra di loro; ma ognuno di essi mi sta portando a crescere ogni giorno di più, insieme a mia figlia....

Giorgia: primo giorno di asilo. Otto di mattina.

giovedì 2 settembre 2010

So sweety

Ritrovo vecchie agende, diari, appunti sparsi della mia vita frusciante e spensierata. Vecchie fotografie, biglietti di ristoranti, di conti pagati, di auguri matrimoniali, scontrini di farmacie, etichette di abiti, francobolli usati ma belli, biglietti del parcheggio....
Tutto mi riporta a quando vivevamo così, alla giornata, solo per noi, e per quello che più ci andava di fare. La maggior parte delle volte era il niente assoluto, soltanto io, lui e la nostra reciproca compagnia. Le risate, i baci, le coccole, un buon bicchiere di vino e una cenetta preparata nei minimi dettagli. Il silenzio. La pace della nostra prima casa insieme.
Altre volte era il rumore, l'allegria degli amici, la nostra voglia di viaggiare, di scoprire, di provare....
Era la libertà di poter decidere in ogni momento quel che più ci andava di fare, di non prenderci mai troppo sul serio e di fare gli eterni ragazzini. In fondo è proprio così che ci sentivamo quando ci siamo innamorati.....
Adoro la carta e l'effetto che mi provoca, il suo profumo e la sua gradevole sensazione al tatto; il suo potere di riportarmi in luoghi e tempi remoti, magari dimenticati da un pò, ma che al solo contatto con un foglio scritto riaffiorano prepotentemente come nitidi flash back.
Adoro pensare a noi così uniti, così speciali l'uno per l'altra, già allora come adesso.... così fortemente.... famiglia....

mercoledì 1 settembre 2010

Settembre

Adoro settembre che profuma di vino e ha il colore arancione. Lo adoro perchè ogni volta che lo ritrovo mi offre l'occasione di ricominciare da capo. Settembre è sempre il punto di partenza, il momento di fare progetti, di pianificare gli eventi. E' l'entusiasmo che arriva all'improvviso, l'energia che esplode dove essersi rigenerata durante le vacanze. A settembre si ritorna ai propri impegni di lavoro, dai propri amici e dalla famiglia, da quei piccoli gesti quotidiani che alla fine sono delle certezze e che ci fanno sentire così al sicuro....
L'aria diventa terribilmente gradevole e le foglie sembrano staccarsi piano piano dagli alberi quasi a salutare l'estate ormai giunta alla fine, che ci lascia il ricordo del divertimento e della spensieratezza, e lascia spazio all'autunno che dolcemente ci riporta sulla soglia di casa e con i piedi per terra...
Benvenuto settembre, che tu sia di buon auspicio per tutti i nostri progetti....

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